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BiT256™ fa Junction™ nel mondo dell’arte!

TUTTO E’ UNO. ARTE-FOOD-DIGITAL, UN’ALTRA MAGIA DEL MAESTRO ANDREA SAMPAOLO
Accade a Roma dal 14 Giugno nel white space del Ristorante Sofia in Via Capo le Case (Piazza di Spagna)

La collezione presentata è “I WANT YOUR COLOR” …io cerco il tuo colore… che come dice l’autore stesso è forse il titolo più azzeccato dato a una delle sue collezioni.
Il percorso nasce da lontano, da un esperienza americana del 2012 a Miami, in occasione di una manifestazione che si tiene ogni secondo sabato del mese in zona Wynwood, denominata “ART WALK”, dove per la prima volta appare questo titolo.
Nel 2015 al ritorno in Italia, l’esperienza continua nella sua qualificazione ancora più immediata, rinnovando e approfondendo la ricerca, ora pubblicata sul sito di Andrea Sampaolo
Quale straordinaria sublimazione dell’energia creativa di Sampaolo, 9 sono le opere tratte da quella collezione ed esposte nel white space della location del ristorante Sofia a Roma, dove il binomio food & color rallentano l’esperienza del fruitore in modo da poterne assaporare intimamente ogni dettaglio.
Nel desiderio inconscio di avvolgere e trasmutare i media che tendono ad appiattire qualsiasi messaggio, Sampaolo sceglie la pulizia del messaggio, con il suo tratto diretto, provocatorio come d’abitudine, con l’intento di entrare in contatto con gli aspetti più veri delle persone.
In questa mission, oltre che dal colore, Sampaolo si fa supportare dalla tecnologia attraverso la start-up BiT256™ che grazie al rivoluzionario sistema di tracciamento sviluppato, accompagna il visitatore in una vera e propria esperienza sensoriale, sostituendo la moltitudine d’informazioni superflue, con un messaggio semplice, diretto ed evocativo.
Così facendo sarà possibile donare nuova luce e colore alla voglia di sognare del fruitore finale, che potrà vivere l’arte di Sampaolo nel modo più istintivo possibile.
Al tempo stesso, la creatività di Sampaolo potrà essere libera di esprimersi totalmente e, in un processo alchemico, trascendere i valori materiali di un semplice titolo, trasformandolo finalmente nella magica esortazione ispiratrice dell’artista verso il suo pubblico: “I WANT YOUR COLOR!”

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